«La Madre» non ha nome; quasi, di essa non vediamo il volto e la sua vicenda è oscura. Ma l'autrice ne plasma comunque una vicenda che giganteggia. per sola potenza d'arte questa Madre dolorosa finisce col trasfigurarsi, si fa poesia e mito.
Buone condizioni, dedica a penna sulla prima pagina.
Mondadori, 1941.