
Giovanni Verga posa il proprio sguardo sul crudelissimo mondo di terra di Vizzini, brulicante di piccoli e grandi affaristi, di nuovi ricchi spietati e pronti a tutto, di spie maligne e di macchiette patetiche. Lo scrittore fa i conti con il tempo storico, con la trasformazione dell'economia, con la morte della bellezza mitica.
Buone condizioni.
Mondadori, 1940.